Due piccoli pregiudicati erano accusati di un omicidio Grazie alle rivelazione dei pentiti presi i presunti killer Rimangono in carcere per 12 anni ma era un errore giudiziario Furono accusati di aver freddato nel '91 un boss locale.
BARI - Per dodici anni sono rimasti in carcere con l' accusa di omicidio volontario: oggi - grazie alle rivelazioni sdi alcuni pentiti che hanno portato all' arresto dei due presunti sicari - si è scoperto che sono vittime di un errore giudiziario.
Protagonisti della drammatica vicenda sono Mario Ferrante, di 36 anni, e Luigi Milloni, di 38, di Bari, piccoli pregiudicati ritenuti vicini al clan Capriati, condannati a 22 anni di reclusione con la sentenza passata in giudicato per l'omicidio di Sebastiano Dentamaro, compiuto a Bari vecchia il primo settembre del '91.
I carabinieri, al termine di indagini molto complesse, hanno arrestato oggi due pregiudicati, Giuseppe De Felice, di 45
anni (soprannominato 'Pinuccio il napoletano'), e Giovanni Rossini, di 42, che a questo punto sarebbero considerati gli esecutori materiali dell' omicidio. Le ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei due sono state richieste dal pm della Dda di Bari Alessandro Messina, che ha riaperto il fascicolo sul delitto Dentamaro in seguito alle dichiarazioni di dodici collaboratori di giustizia.
(La Repubblica, 24 ottobre 2003)